22 gennaio 2013

certo (o dell'Addio)


Succede che poi arriva.
Prima o poi dico. Ma ad un certo punto arriva.
Proprio mentre te ne stai lì a convincerti che 37meno1 sia febbre.
Si viene, si va e si arriva anche.
Arriva lui. arrivi tu.
quel sentimento strano quel magone che ti piglia quando meno dovrebbe. a te che ormai chissà quante ne hai già viste.
Arrivi tu, nel bel mezzo del nulla, del niente. Arrivi alla conclusione che non si è già arrivati. Mai. ma proprio mai.
Per fortuna forse, ma comunque per quell'infauta sorte che ci fa ritrovare a casa, una casa qualunque, nella città che tu hai scelto essere la tua casa di questi mesi, a casa con 37meno1 di febbre a rimuginare su sentimenti non espressi, che si cristallizzano.che pesano.
non pensavo di farlo mai, di voler farlo mai. mai più.
invece ho mentito sui miei sentimenti.
per il mio bene, certo. per la mia salute. per salvarmi la pelle, per la mia libertà, per non averlo più tra i piedi, per fargli tremendamente male, per fargli semplicemente male.
peccato che poi succede che ci si scopra interdipendenti, connessi, umani. che il sentire lo si senta anche a distanza, lo si scopra anche se si capovolge il mondo.
ma non è così che deve andare. razionalità è ai ferri corti con istinto. cervello combatte una guerra impari con budella - entraNas.
si diventa grandi.
sì, prima o poi arriva il momento.
e di momenti in questi ultimi mesi ne ho avuti proprio tanti da dimenticare. almeno quanto quelli da ricordare. ma questi, si sa, passano più veloci e non pesano molto sul cuore.
chissà se si capovolgesse il mondo davvero, chissà cosa saremmo noi.
ma nel frattempo resto solo una donna.sola.
che non ha bisogno del peso della tua solitudine, non vuole le tue cicatrici, le tue rughe, le tue carie.
E' che non ti amo abbastanza.
o semplicemente è che amo molto di più me stessa.
Sono arrivata. Adesso vai via tu.

Nessun commento: