11 settembre 2009

sento ancora il rumore del mare

aerei, navi, treni, tossi, soli, mani, cibi, mani, colori, sorrisi, aerei treni, navi, macchine, taxi, skype, voip, svegliarsi alle 6 di mattina perchè in Europa è giorno.
poi gente, gente, abbracci.
diego, rosa, andres, yazmin, fernando, annasofia, armando, smith, ricardo, julio, pedro, dorian, il vallenato, armenia, jorge, claudio, angela, a darle atomos, y aquel que estara siempre alli para mi.
abbracci, bari, pianti, interviste, rimproveri, internet, internet, internet, internet.
facebook, greg, vangjeli, sotiraq, viola, kosta, eriketa, niko, daniel, albana, il bagno, i bagni a mare, dipingere la casa, vivere la casa, vivere insieme, convivere separati, dipingere, scrivere, sognare, e poi ancora applications, su applications su applications.. ritentare e ritentare ancora. aspettare
aspettare
aspettare
internet e aspettare, il mare, le partenze, i treni, gli aerei, gli autobus, le biciclette, i figli degli altri, le donne degli altri, daria, le russe, il bibliotecario, la professoressa, graz, grazie di tutto, grazie al katzo, perchè, e perchè, e perchè.
l'albania, la barca, il matrimonio inesistente, la voglia, il desengano, el amor y el despecho, radio la mega, radio 105, il dengue e sandro, la suina e alice, aspettare aspettare, rispondere, paura, non rispondere non rispondere.
affrontare, affrontare, la televisione italiana, la dipendenza, l'incazzatura, l'antenna, le antenne, la carne e il pesce. l'uva, le foto, i racconti su racconti, che diventano storie.
che diventano racconti di storie. vissuti da te ma forse.. chissà.
roma, daniele, sidney, anselmo, la statistica, la polonia, i gay, tutti i gay del mondo, l'amicizia che non conosce confini, skype, sebastien, carlos, le mosche e le zanzare, trasnochar y casarse.
gli amici vicini e lontani, i blogs, le foto, internet. le incomprensioni della vita e le necessità altrui. la voglia di tagliarli cortissimi e di tagliare corto.
il corto, il video, il programma televisivo, il montaggio, le notti a parlare parlare parlare, ballare vallenato, sognare vallenato, il dottore, l'ospedale, le lettere, le chiese, il fanatismo, le zie, tutte le zie, tutti gli zii e tutti i cugini. la tristezza infinita di una tragica rivelazione, di una tragicomica rilevazione.
la casa degli altri, la mia doccia, le mie docce fredde, las cucarachas, le formiche, i cavalli, i gatti, la puzza, la lavatrice, i gatti degli altri, i biscotti al cioccolato, la ryanair, sognando ibiza, airfrance, diplomazia, albania, torino, l'aguardiente, i capelli corti, i capelli biondi, le cugine, i cugini, gli zii, l'olio, le carte, solzhenicyn, l'ebreo di montreal, come si chiamava, ah si panovski.. e il libro,mmmm la versione di barney, ecco.
new york le and one, le scarpe, i regali, la vergogna, le promesse a me stessa, il lavoro, il fumo degli altri, i treni, di giorno di notte, le stazioni, si maritassi!!, gli aerei, gli amici, gli amici in vacanza, il matrimonio triste, il triste testimone dello sposo, un certo rossi, motoguzzi, il viaggio in bus, massì sposati, le foto, la vodka, il vestito-bomboniera, il vestito a fiori rosa, la focaccia il top, la comunicazione mancante e la mancanza di comunicazione.
brussels, roma, parigi, new york, bogotà, disegno grafico, new york, la mamma di diego e il quartiere colombiano, la lite con papà, la lite con il mondo, la sorella triste e non si capisce chi sia delle due. feisbuk e i cazzi degli altri, la casetta lassotto, una casetta piccolina in canadà, macchè canada.. bastano 2 cuori e una capanna. e se manca la capanna? e se mancano i due cuori?
il sesto senso, la macchina, lo stile, l'isolamento, la pioggia infinita, la tesi infinita, il mare.
le onde, i lividi gli sbattimenti, le lingue straniere, le lingue straniere.
ermanno e casa sua, il te, il me, il loro. la chiesa cattolica e tutte le altre chiese. la cresima, il nipotino di altri, robertino, gli esami di altri, un amico che ti delude, io che mi lascio deludere dall'amico. la finestra aperta per prendere il segnale, la porta, il bagno, l'acqua, l'acqua, l'acqua fredda, l'acqua sporca, il rumore del mare, il cubo, il quadrato, il box e il box doccia, lo stendino, il vento le baracche, i gatti, le piante, i pranzi dalla zia, il bacardi coi cugini, le luci sopra, la rusticata, i tavolini, il wifi, il wimax, il computer, il pretendente, aldevaran, il tauro, la tauromachia, madrid, javier, l'abbronzatura, il sole, il caldo, il vento, il condizionatore, l'influenza, la radio, il disordine, il disordine, l'ikea, i biscotti, le insalate di riso, il fatuo e l'evanescente.
il fato, mah sarà il destino.
le pause, la pausa, tutte le pause del mondo.
i piani quinquennali, i ponti, gli amici. c'è chi viene e chi va, c'è chi resta e c'è chi parte, c'è chi è andato e mai tornato.
i sogni, il cielo, le stelle, cadenti, le notti, il fresco, la neve sognata, la sabbia, il collo, i massaggi al collo, il dispiacere enorme, il disincanto, le lacrime che non mi devono scendere, non adesso, non più.

i propositi e le lacrime che non devono scendere più.
i cambiamenti, di posizione di punti di vista, di occhiali da vista. i libri, le riviste, i giornali, le presentazioni, i silenzi, i silenzi.
i...
silenzio.





e ciò che resta
è ancora il rumore del mare




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